Se io. Se lei. Adesso. Dove sei. Parole in musica di Antonacci. Biagio Antonacci. Escono con forza dal mio iPod. Il mio. Mio. Cosa? Perché? Ho scambiato l'iPod con qualcuno nel dormitorio? Mi hanno scippato in un vicolo poco illuminato di Phnom Penh? Giuro che non é il mio! Io ascolto Ludovico Einaudi. Paolo Conte. De Gregori. Guccini. Dalla. Venditti. Cantautorato di un certo livello. Parliamo di artisti. Poeti veri. Non canzonette. E poi diciamocelo... preferiamo la musica anglosassone. Stati Uniti. Inghilterra. Rock. Rap. Vecchia. Nuova. Indie is better. Calzone a sigaretta, camicia a quadri e capello unto. Se vogliamo proprio uscire dalla nostra safety zone musicale al massimo un bel dj underground berlinese. Sono cool. Sono inattaccabile... siamo inattaccabili. E invece no! Ognuno di noi ha quella zona d'ombra nel proprio iPod. La mia ha un nome: musica leggera. Ed un cognome: italiana. Le lunghe strade cambogiane non solo vi costringeranno a visitare questo luogo tenebroso. Il lato oscuro della buona musica. Dove si nascondono le Paola e Chiara. Salivazione a pallettoni. Vamos a bailar esta vida nueva. Lascive come sempre. Da sempre. Bei bagascioni. I Ricchi e Poveri. I Max Pezzali. No! Max Pezzali é un dovere civico averlo! Per non dimenticare. Gli anni novanta. Gli Aleandro Baldi. Le Francesca Alotta. Chi? Youtube, please. Versione karaoke. In coppia. Dimmi perché piangi, lui. Di felicità, lei. I Gemelli Diversi. Tamarri al potere. I Minghi. I Mango. I sta minchia. Gli Edoardo Vianello. La voglia di mare. La Riviera. A A A Abbronzatissima. In coro con gli amici Watussi. Altissimi negri. Le Gerardina Trovato. Le Ivana Spagna. Da Easy Lady a Gente come noi. E il cerchio si chiude. Il cerchio della vita. I Jalisse. Giuro che li ho! I Little Tony. I Bobby Solo. Gli anni sessanta. Dal cuore alle lacrime. I Masini. Il trittico della sofferenza urlata. Bella stronza... Vaffanculo... T'innamorerai (Principessa solo per veri cultori, ndr)... I Morandi. I Tozzi. I Ruggeri. Insieme. Si può dare di più. I Lunapòp. I Lunapòp. I Lunapòp. Scusate me lo sono dovuto ripetere. I Lunapòp! I Bertoli con i Tazenda. Immeritatamente citati in mezzo a tutto ciò. Ma cantare a squarciagola il pezzo in sardo rimane un must. Inventando di sana pianta ogni singola parola, ovviamente. I B-Nario. Un nome osceno. Una sola canzone. Avanti il prossimo. Le Ambra Angiolini. Riscattata da una buona carriera al cinema. Ma nel mio cuore lei era... é... sarà...
tappartengoeiocitengosepromettopoimantengomappartieniesecitienitupromettiepoimantienipromettoprometti.
Roba da Smemoranda. Roba da Non é la Rai. Roba da Teen, Orgy and Barely Legal. I tempi cambiano. La strada vi permetterà di scatenare il mostro che cresce in voi. Lo vomiterete. Canzone dopo canzone. Strofa dopo strofa. Nota dopo nota. Ritornello dopo ritornello. Non avrete il tempo materiale per domandarvi: perché diavolo le conosco tutte a memoria? Passati ormai decenni da Musica. Materia scolastica. Materia odiata. Il classificatore. O classeur. Blu a Morbio. I testi. Adesso tu di Eros Ramazzotti il primo a Morbio. Il Prof al pianoforte. Piffaretti a Morbio. Lui, il calzone in pelle, il calzino tra le cosce e quello strano tic. Che solo uno splendido Guglielmo Bianchi sa imitare. Il dito che ti indica. Canta. Maledetto ritornello. Tocca a te. O a Patrick Adro. Sempre lui. Torniamo nel presente. Back on the road. Back in Cambodia. Paesaggi splendidi che vi circondano, traffico stradale praticamente inesistente e una serie di playlist impolverate vi permetteranno di cantare. Urlare. Gridare. Perché voi il lato oscuro lo amate. Lo conoscete. Eccome. A memoria. E quindi... allora sai che c'é... c'é che c'é... c'é che prendo un treno che va a Paradiso cittàààà... Gianluca stammi vicino. E via di gas...
Consiglio barbuto: se per caso... causa shuffle... partisse un pezzo di Gigi D'Alessio... beh... dategli fuoco. Non all'iPod... a Gigi! Troppo é troppo!
Backpack and Beard... Sen Monorom, Cambodia... Stay tuned!
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