venerdì 7 agosto 2015

Selfie Tutorial

Con l'estate le bacheche dei vari social network si riempiono di selfie.  Noiosissimi selfie. Uguali. Copia e incolla. La coppia eccitata per il primo scatto mediante utilizzo di "selfie stick" con sullo sfondo una qualche isoletta sperduta del Pacifico, il gruppone di amici alla quinta bottiglia di vodka a 300€ su qualche spiaggia greca, la gnocca tutto poppe e tatuaggi in microbikini dalle bianche spiagge di Formentera (continuate così mi raccomando, ndr) o il fighetto alternativo da una qualche capitale culturale europea davanti al 527° monumento visitato... se cercate qualcosa di nuovo... di insolito... di alternativo... ecco per voi il semplicissimo tutorial in cinque passi di Backpack and Beard. Con esempio pratico, of course.

1. Rispondere correttamente alle classiche 36 domande per nulla invasive (sarcasmo, ndr) di un qualsiasi sconosciuto made in Indonesia che si incontri per caso. 36 domande che vanno moltiplicate per le persone implicate. 36 domande × 9 persone (13 persone - 4 con un livello inglese "yesbyebyechelsea") = 324 domande. Domande che spaziano dalla situazione amorosa della prozia che vive a Catanzaro alla consistenza del proprio conto bancario (il mio ormai praticamente nullo, ndr). Dal luogo d'origine della trisavola materna al tasso percentuale di glicemia nel sangue. Esame d'entrata.

2. Dopo aver scartato l'idea di fare affidamento per lo scatto del selfie al ragazzo con la maglia della Juventus. Giusto per precauzione. Metti che mi hanno esportato il vizzietto di rubare oltre al materiale tecnico firmato Nike. Così si opta per il fighetto del gruppo. Uno che sa di selfie. Nelle sue sconosciute mani il tuo fiammante iPhone 6. Valore locale: 3/4 delle proprietà immobiliari del villaggio, un paio di vacche, sette galline, un ginocchio funzionante, uno scooter truccato con un motore boeing 747, un parente di secondo grado e 300kg tra riso e grano. Fiducia.

3. Imbracciare un fucile da caccia. Carico ed operativo. Roba da finire tra i fatti diversi del telegiornale della sera. Turista svizzero uccide per errore operaio indonesiano, a rischio pena di morte. Commento a caldo di Norman Gobbi: "Capisi mia perché l'é nai giò là in vacanza. L'é mej na al Ritom. Comunque... vun da men..." Torniamo alla realtà. Non ho ammazzato nessuno e comunque per cacciare cosa rimane un mistero. Uccelli, scimmie o turisti. Vallo a sapere. Ma anche no. Armiamoci che é meglio..

4. La disposizione dei personaggi può risultare casuale ma in realtà é assolutamente studiata a tavolino. Analizziamo il selfie in questione. Dopo aver cercato di nascondere il gobbo bianconero in ultima fila... abbiamo logicamente al centro della fotografia il soggetto principe. Grande barba... grande fucile... grande carisma... Ma tutto si gioca ai suoi lati. Dalla vostra sinistra abbiamo Sumbawa Walker Ranger con tanto di cappello da cowboy, MC Hammer con taglio di capelli riconoscibilissimo, un'appesantito Kagawa in completo Manchester United per poi finire con Sampei, il pescatore della nostra felice infanzia. Cast d'altissimo livello.

5. Per la smorfia di grandissima felicità un solo metodo possibile. Anzi due... Scolarsi una bottiglia d'Averna a fiato. Vista l'impossibilità nel reperire l'amaro a queste mussulmane latitudini vi rimane la seconda opzione. Urlare a caso quelle quattro parole nell'idioma locale che hai imparato durante il tuo soggiorno. Tutto un terima kasih, sama sama, tidak, hati-hati, pedas, sennyummu, aca cintakamu, satu, dua, tiga, ayam e sempai chumpa. Tutto d'un fiato... graziepregonoattenzionepiccantesorrisotiamounoduetrepollocivediamo.

P.S.: post dedicato allo squadrone della morte 30/5 208 S.V.F.

Backpack and Beard... Tongo, Indonesia... Stay tuned!

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