mercoledì 15 luglio 2015

Yogya on my Mind

Jordan, Maxime, Thomas aka Thoms, Thomas aka Tommy, Yann,... in rigoroso ordine alfabetico. E forse non solo. Ne riparleremo ne sono certo. Felicemente certo. L'importanza d'incontrare le persone giuste. Yogyakarta non é bella. Yogyakarta non é brutta. Yogyakarta non é famosa. Yogyakarta non é sconosciuta. Un tempio hindu... un tempio buddista... un palazzo reale... delle piscine reali... un mercato coperto... e hai fatto il giro. Una giornata. Massimo due. La domanda sorge spontanea. Allora perché sei giorni. Sei. Cinque notti. Cinque. Perché? Perché da OstiC House ci si sente a casa. Perché con Oskar al tuo fianco ci si sente a casa. Perché al Banana ci si sente a casa. Perché in salagiochi ci si sente a casa. Perché durante le lezioni di cucina indonesiana ci si sente a casa. Perché con quei ragazzi ci si sente a casa. Perché andare al ristorante tutti insieme per una pizza ci si sente a casa. Perché a lavare i denti insieme scherzando della giornata appena trascorsa insieme ci si sente a casa. Perché a fissarla negli occhi e capire che c'é qualcosa di più ci si sente a casa. Perché a rientrare a notte innoltrata cantando e ballando per strada ci si sente a casa. Perché a trovare la porta dell'hotel chiusa ci si sente a casa. E un po' spaesati. Perché a svegliare tutto l'ostello prendendo a mazzate la porta d'ingresso ci si sente a casa. Perché a ridere di un'alba fatta di fittissime nubi e poca alba ci sente a casa. Perché a mangiare cioccolata, gelato e Apfelküche tutti insieme ci si sente a casa. Perché a cambiare per la trentesima volta i propri piani ci si sente a casa. Perché a decidere che Mont Bromo e Kawa Ijen (forse le due attrazioni più importanti di Java, ndr) sono meno importanti del viaggiare insieme ci si sente a casa. Perché ad urlare in modo spropositato Baking Soda ci si sente a casa. Perché a sventolare carte di credito come neanche in un videoclip di Rick Ross ci si sente a casa. Perché a ridere e scherzare con gli amici ci si sente a casa. Perché anche il più incallito dei vagabondi ha bisogno di sentirsi a casa. Home sweet home. Yogya sweet Yogya.

Consiglio barbuto: non faccio un granché di pubblicità ad alberghi o ristoranti... rendendo praticamente inutili al lettore i miei articoli... ma quando trovo qualcosa di estremamente valido ci tengo a cndividere. Se passate da Yogyakarta un solo l'indirizzo dove soggiornare: OstiC House! Se non sarete soddisfatti pagherò al vostro posto. Promesso.

Backpack and Beard... Yogyakarta, Indonesia... Stay tuned!

Sultan's Palace

Water Castle



Capitan Asia






Cooking Class






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