giovedì 23 aprile 2015

C⊙L⊙RS / Seconda stella a destra

Questo é il cammino e poi dritto fino al mattino. Poi la strada per Don Det la trovi da te... una delle 4000 isole... bagnata da quell'immenso serpente d'acqua che é il Mekong... profondo Sud... al confine con la Cambodia... caldo infernale... campagna secca... bungalow vista fiume... probabilmente non sarà l'Isola che non c'é sognata da Edoardo Bennato. Quasi sicuramente no. Ho il riletto il testo con attenzione. Estrema attenzione. Niente. Alcun verso su eventuali pizze dall'origano estremamente particolare a prezzi stracciati o pessimo whiskey locale venduto all'ettolitro. Maledetto LaoLao Whiskey.

"LaoLao Whiskey is the Devil himself" cit. H.B.

Ma é un luogo che, nonostante tutto, ti permette di rifiatare. Attenti all'invitante afterparty con chiusura alle undici. Di sera. PM. Casa anziani. Tristezza. Un'isola che non ti chiede niente in cambio. Non ti chiede di partecipare alla sua vita. Non ti chiede di visitarla a tutti i costi. Non ti chiede di essere il turista perfettino dalla macchina fotografica sempre pronta. Non ti chiede di fare comunella con il resto della combriccola. Vivi e lascia vivere. Il mantra. Complice l'infortunio alla spalla ho passato le mie lunghe, a volte piacevolmente interminabili, e caldissime giornate tra la piscina e... la piscina. Piscina che si presenta come un miraggio. Venti. Venticinque minuti di traversata nella desertica isola di Don Det. Campi aridi. Il caldo atroce. La sete. Le allucinazioni. Gli avvoltoi. Ok, sto esagerando un po' troppo. E poi lei... Finalmente! Oasi moderna. Fatta di sdraio e acqua azzurra. Nessun tour organizzato... nessun tuk tuk... nessun giro in barca... nessun delfino... nessuna cascata... nessuna biciclettata... se non per andare in piscina, of course. Al mio fianco un gruppo pigramente unito. I 40° gradi a farci da compagnia. La campagna come sfondo. Come spesso in questo lungo viaggio la differenza la fanno le persone. E a questo giro mi é andata proprio di lusso. Al fianco esseri umani estremamente interessanti. Mai banali. Asger (ormai trasformato in vitellone da riviera romagnola, ndr), i più volte incontrati Fraser e Hannah, la piacevolissima novità Chiara e Gianluca, poi Stanley e Jürgen. Gli ultimi due appartengono al mondo animale. Cani. Nazioni diverse... stessa voglia di fare poco. Pochissimo. Nulla. Meno di nulla. Chiacchere e risate. A mollo per interi pomeriggi. Anche con la clavicola sbriciolata. Riabilitazione tra sole e piscina. Alla Sandrino Nesta. E i suoi sei mesi a Miami ad ogni infortunio. Infortuni invernali. Bello e furbo. Il Sandro. Bellezza che appartiene anche a Don Det. Ciao Don Det. Grazie di tutto. Io lo so che non sei un'invenzione. E neanche un gioco di parole. Se ci credi ti basta. Perché poi la strada la trovi da te. Vai Edoardo. Armonica a tutto spiano. Don Det... l'Isola che non c'é. C'é.

Consiglio barbuto: fatevi coinvolgeresenza remore dall'incedere lento di questo luogo. Nessuno vi corre dietro. Nessuno vi giudica. Nessuno vi indica. Ecco magari spendeteli due denari per l'aria condizionata. Sauna finnica. E soprattutto non mi toccate il salvagente rosa. Gianluca ne é ossessivamente geloso. Think pink.

Backpack and Beard... Si Phan Don, 4000 Islands, Laos... Stay tuned!

Decisamente meglio dell'ospedale
Don Det Downtown
Eppure mi ricorda qualcosa
Niente Morbio Superiore
Polenteria a 40°
Country Road take me Home

The place to be
In verde é Gary Payton, ca%#o
Mekong
(Picture by Asger - chef and photographer)
Sunset on the Mekong
E poi ti trovi un giovane finnico che ti dorme nella tua amaca, vabbé
Livello decorazione: Blood and Honour Varese
I miss you so much, my only love

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