sabato 18 aprile 2015

La Grandeur Française

Ok... Trekking, villaggi sperduti, tubing, incidenti e sbronze moleste... tutto bello... però quando ci parli della perla in stile coloniale del Sudest asiatico e della capitale dai connotati francesi? Luang Prabang e Vientiane? Quando? Sempre dietro a scrivere di cazzate. Ok. Volevo lasciar perdere. Premesso che non ho nulla contro il popolo francese... anzi... l'immensa simpatia che provo per Angelique (compagna del mio fratellino, ndr)... la riconoscenza eterna a David per quel rigore nella notte di Berlino... l'eterno e devoto amore per sua immensità Jean Pierre Papin... amo la Francia e i fatti elencati sono lì a dimostrarlo. Ma in questo caso il "too frenchie" ha rovinato la mia visita a queste due belle e sponsorizzate cittadine. Ragazzi se voglio traffico incasinato, bar à vin, pasticcerie, bobo, baguettes, riproduzioni della Tour Eiffel, dozzinali maglie di Zlatan, puzza sotto il naso postcoloniale e la lingua dolce di Zola prendo un treno da Lausanne e vado a Parigi. No? Ma ho promesso a Scott, personaggio tanto strano quanto irritante nell'incapacità di prendere mezza decisione, che sarei stato comunque gentile. Storia di non far incazzare il karma. Tanto ormai. Il karma guidava un pickup bianco e si é visto com'é andata a finire... Quindi ecco le tre esperienze da fare nelle due cittadine tricolore... opss... del Laos.

Luang Prabang

1. completare il trittico bombolone crema, bombolone cioccolata e bombolone marmellata alla fragola. Glicemia a tassi critici. Alta pasticceria. E già che ci siete ammazzatevi a colpi di baguette. Vero pane in Asia. Non capirà spesso. Miracolo vero.

2. Utopia Bar. Un bar perfetto. E su preziosissimo consiglio della splendida Ale (Gatti, ndr) andateci nel pomeriggio per approfittare della pace, dei comodissimi lettini, del panorama sul Mekong e del dolce far niente. Un buon libro come compagno. E per il sottoscritto una cioccolata ghiacciata. Vera cioccolata. Brividi. Momento perfetto. Anche la sera vale la pena. Si trasforma in bar alla moda senza sforare nella cafonaggine. Uno dei miei bar preferiti di sempre. Pollice stramaledettamente su.

3. approfittare della calma della notte per impadronirsi di una Luang Prabang d'altri tempi. Non quella venduta magicamente da Lonely Planet. Camminare a ritmo asiatico per la via principale. Al rallentatore. Splendidi edifici coloniali. Nessun chiassoso wine bar. Nessun negozio di souvenirs made in China. Nessuna agenzia che propone lo stesso tour verso le famosissime waterfalls o qualche Elephant Camp. Solo voi, qualche spacciatore d'oppio, la polizia, l'architettura coloniale e uno splendido silenzio. Back in Time.

Vientiane

1. andarsene da Vientiane

2. andarsene da Vientiane

3. andarsene da Vientiane

Consiglio barbuto: una cosa da salvare ci sarebbe a Vientiane. Il mercatino notturno. Non il solito mercatino. Reparto abbigliamento. Roba da erezione per gli hipster di tutto il mondo. Un turbinio di ananas, triangoli, Mickey Mouse, cervi, banane,... tutto rigorosamente tarocco. Nike, Reebok, Supreme, Huf,... La cosa bella? L'originale non esiste. Tutto inventato. Pezzi unici. Chiaramente, siamo in Asia, le taglie vanno dalla XXXS alla S. Come protesta a nome dell'associaziome I.C.S.V.M (In Carne Si Vive Meglio) andrò in giro a petto nudo per le prossime due settimane. Dopo Femen... Omen. E che Omen.

Backpack and Beard... Luang Prabang and Vientiane, France... Stay tuned!

French Touch in Vientiane

Under my Umbrella... Ella ella... eh eh eh...

Te vuru la bicicleta? Mo pedala...
Italians do it better! Where?
L'Isola dei Nuraghi / Luang Prabang
Ai Caponi / Vientiane

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