mercoledì 4 marzo 2015

High Five, Myanmar!

Precisazione iniziale; sono contento di aver visitato il Myanmar! Punto e a capo. Rimpiango di non aver approfittato del mare del Bengala a Ngapali ma spostamenti, l'ennesimo aereo da prendere, e budget non me lo permettevano. Mi rimane un sentimento di viaggio strano, incompiuto e difficile. Retrogusto amaro. Gli spostamenti ne sono l'esempio più lampante... o sono in aereo con relativi costi o interminabilmente lunghi. Tutto qua? No. Il Paese rimane nonostante tutto ancora molto chiuso. Tratti di strada inaccesibili ai turisti (caricando i pochi siti d'interesse aperti come Inle Lake e Bagan). Internet a 56k. Locali pubblici e mercati che chiudono alle 22:00. Neanche il tempo di veder finire quel gran partitone tra Crystal Palace e West Ham United davanti ad una Myanmar Beer ghiacciata... bubbles in the air. Camere ridicole per prezzi ancora più ridicoli. Abbiamo trovato che il turismo si stia evolvendo in maniera strana. Non dal backpackers al borghesotto. Poco per i backpackers e molto per le coppie di mezza età svizzere che giocano a jass. Giuro sulla cosa più importante che ho, l'amore che ho per la Roma, che li abbiamo visti. Attinenti di Rotkreuz. Forse il rendere più semplice il turismo organizzato (guida, minibus, trolley, finto artigianato made in China e percorso pianificato) é un metodo per poter controllare cosa succede sul territorio. Si sente ancora la paura per chi rappresenta il potere (sotto falsa forma di partito democratico). ACAB. Il mio consiglio é sicuramente, se siete un single giovane e con una libido fuori dal comune, di non avventurarvi in Myanmar ma continuare ad andare da Sasà a Mykonos. Ma se vi armate di pazienza, voglia di scoprire e parecchi kyats questo Paese vi darà in ritorno momenti unici. Posti spettacolari. Emozioni vere.

1. Mrauk U... I love you!
Stato Rakhine. Cuore. Cuore spezzato. Rakhine contro Rohingya. I primi che stanno soffrendo il menfreghismo dell'etnia dominante (burmese). Traducibile in nessun aiuto allo sviluppo economico, culturale e turistico da parte della capitale. Ai secondi, originari del vicino Bangladesh, vengono negati tutti i diritti elementari come quello di cittadinanza (dai due Stati), di voto e di rappresentanza. Per loro il titolo per nulla ambito di popolo più perseguitato al mondo. Da turisti non abbiamo avuto nessun contatto con questa realtà. Quello che ho visto é il Myanmar che mi aspettavo di trovare. Pochi turisti ma di qualità (pochi trolley e molti zaini Quecha, da 67€ presso Decathlon)... un ambiente amichevole... turisti riuniti attorno un tavolo a raccontarsi disavventure presenti e passate davanti ad una gelida Myanmar Beer... avventurosi percorsi... passeggiate con sgangherate biciclette... sorrisi e sguardi perplessi... trasferimenti su vecchie barche che sfidano le leggi della natura per restare a galla. E proprio la gita in barca verso i villaggi Chin rimane il momento migliore. Doloroso, natiche distrutte da un portapacchi in ghisa, ma estremamente esilarante il ritorno nella notte "arakana" in due su una vecchia e sgangherata bicicletta presa in prestito. Questo post non vuol essere una classifica ma se mai lo diventasse Mrauk U sarebbe prima come neanche un pezzo di Lady Gaga a Top of the Pop. #JeSuisRakhine #JeSuisRohingya

2. The Classics: Yangon, Bagan e Inle Lake
Ho già scritto molto su tridente d'attacco del turismo birmano. Yangon é per me é la Shwedagon Pagoda. Sedetevi. Rilassatevi. Pensate. Meditate. Non bisogna credere in qualcosa di più grande per sentire la rara potenza mistica di questo luogo. Bagan al tramonto e all'alba. Turistico ma non andarci sarebbe un crimine. Anche solo per il fatto di poter utilizzare, per andare a vedere sorgere il sole, l'indispensabile lampada da posizionare in piena fronte. E m'illumino d'immenso. Inle Lake, giro in barca con spiegazione di cosa si sono inventati per poter coltivare pomodori e melanzane di dimensioni bibliche in mezzo al lago. I say Potato... you say Tomato.

3. Sei come la mia moto... sei proprio come lei.
La delusione più grande rimane Mandalay... città che offre poco anzi pochissimo! Caotica e sporca. Atrocemente calda. Allora perché non alzare il tasso adrenalinico buttandosi in quella bolgia assurda che é il traffico cittadino di Mandalay? Mototaxi is the answer (difficile per uno straniero poter affittare un mezzo di locomozione a due ruote, ndr). Che sia in tre su uno scooter buttandosi a capofitto tra incroci ingolfati e strade sterrate. O incuranti di tutto quello che vi circonda, centinaia di tifosi su due ruote, viaggiare a ritmi altissimi sul gran viale che porta allo stadio Mandalar Thri. Meglio che Gardaland.

4. Attenzione! Bombaaaaaaa!
Che vacanza sarebbe senza una serie di bombe e/o majare dal bordo di una fresca piscina? Quanto ha schizzato? Molti alberghi d'alta gamma permettono, contro corrispettivo in denaro, la possibilità di usufruire della piscina. Niente di meglio contro la calura di Mandalay di un trittico fatto di sdraio, piscina e coca cola ghiacciata. Al Swan, your pied à terre. Che dire della potenza rigenerativa contro i dolori articolari di un'impegnativa pedalata per templi della splendida piscina dell'Amazing Bagan Resort. E dopo tre giorni risorse.

5. Stefano "Farang" Hatz
Non vi sto consigliando di portarvelo in giro con voi durante le vostre vacanze... anche se a lui farebbe piacere soprattutto se siete single, giovani e carine. Ma é l'idea stessa del condividere il viaggio con qualcuno. Qualcuno che condivide il vostro credo viaggiatore. Per noi il metodo "carpe diem". O "a cazzimma". Templi, monasteri, cucina locale e mercatini. Ma anche tanto altro. Partite di calcio, negozi di sport alla ricerca di magliette di campioni nostrani, piscine pomeridiane e pizzerie. Napule è mille culure. Condividere, a parte la bicicletta e lo scooter, é la cosa più bella che si possa fare. Amo la solitudine del viaggio. O meglio sto imparando ad amarla. Ma iniziare con un amico vero questo viaggio é stato e sarà fondamentale. Assortiti meglio che Tomáš Skuhravý e Pato Aguilera. Keep it Farang!

Consiglio barbuto: fregateve di quello che ho scritto! Prendete un biglietto e andate a visitare il Myanmar! Mingalaba Myanmar!

Backpack and Beard... Yangon, Myanmar... Stay tuned!

P.S.: dopo tanto "Alle Falde del Kilimangiaro" tre episodi di N.d.R. su disavventure made in Bangkok. Cinesi nudi, omosessualità latente e bestie varie.

Mingalaba Myanmar
Shwedagon Pagoda, Yangon
Koe Thaung, Mrauk U
Floating village, Inle Lake
Hells Angels, Mandalay
Amazing Bagan Resort, Bagan
Backpackers and friends, Yangon

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