venerdì 13 marzo 2015

Maledetta Chiang Mai

Uscire nel bianco sole abbagliante. Il caldo si alzava dalla terra come la vampa di un forno. I fiori, che ferivano gli occhi per i loro colori, splendevano senza che si muovesse un petalo, in un'orgia di sole. Il riverbero penetrava nelle ossa dando un senso di stanchezza. C'era nell'insieme qualcosa di orribile. Orribile pensare che quel cielo azzurro, accecante, si stendeva sopra la Birmania e l'India, il Siam e la Cambogia, su tutta la Cina, interminabile e senza una nuvola.
Giorni in Birmania George Orwell

Maledetta Chiang Mai... Maledetto caldo... Qualche punto positivo come i gustosissimi e variegati piatti locali, un certo fermento notturno e soprattutto un'impressionante percentuale di turiste donne rispetto ai colleghi maschi. Tra i punti negativi; un'orda di turisti assettati di tour organizzati, un traffico immondo e un caldo degno del peggior girone dantesco. Quindi, a 39° dal mio letto vista Ganesh, dj goa tedesca tatuata da testa a piedi e vecchio ventilatore, non chiedetemi di più. Di più non posso. Io scappo verso il Grande Nord. The Great Escape.

Backpack and Beard... Chiang Mai, Thailand... Stay tuned!

Primo demone: il turista
Secondo demone: il traffico
Terzo demone: il caldo

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