venerdì 27 febbraio 2015

From Dusk till Dawg

Credo che su questa terra ci siano oggetti, sentimenti, situazioni, luoghi e momenti che sono oggettivamente belli. Non devono per forza di cose risiedere nel nostro cuore ma non riusciremo mai a negare la loro bellezza. Che ne so... il sorriso spontaneo di un bimbo... le lacrime di una madre che riabbraccia un figlio... il suono delle risate di un gruppo d'amici... lo skyline illuminato di New York... i palazzi che si bagnano nei canali di Venezia... il mare azzurro... le montagne innevate... il cielo stellato... un'alba... un tramonto... l'avvicinarsi per la prima volta alla Guernica di Picasso... leggere per l'ennesima volta le vicissitudini di un Piccolo Principe raccontate da Antoine de Saint-Exupéry... sgranarsi gli occhi davanti a Nuovo Cinema Paradiso... il "Buongiorno Principessa!" urlato da Benigni... le vibrazioni vocali di Bob Marley... quei quattro accordi di pianoforte che introducono Notte prima degli esami... Etta James... cantare in auto liberi da ogni preoccupazione "le bionde trecce e poi..." un gol al novantesimo che da la vittoria alla tua squadra del cuore... Adriana Lima in perizoma... ok, mi é partita la libido... ritrovo in un attimo il Fabio Volo che c'é in ognuno di noi e... quella pacca di tuo padre che significa che tutto andrà per il meglio... l'abbraccio di qualcuno a cui non hai detto che ti mancava... quei secondi che anticipano il primo bacio con la persona che sai di amare... ecco... credo che Bagan sia tutto questo. Credo che sia bella. Oggettivamente bella. Non riesci a dire il contrario. In cuor tuo mai ci riuscirai! E come tutte le cose oggettivamente belle si carica di aspettative. Aspettative. Grandi aspettative.

Aspettative che non solo deluse grazie alla distesa interminabile di templi, monasteri ed edifici di ogni genere. Forse, per il sottoscritto, il momento più forte rimane quello del tramonto. A me piacciono tanto. Mare. Montagna. Qui. Là. Arrampicarsi su un tempio (cercatene uno non troppo gettonato, ndr) per vedere il sole che va a dormire. Il rosso fuoco. Da un senso di pace. Un momento in cui pensare. O approfittarne per non pensare a nulla. L'alba rimane un bel momento ma i colori non sono così forti come ci si potrebbe immaginare. Foto da urlo, per gli amanti d'Instagram, grazie alla partenza di una decina di mongolfiere su sfonfo magico. Roba da #nofilter. Però diciamocelo cosa comporta lo spettacolo di un'alba a Bagan; la sveglia alle 5 di mattina, inforcare la bicicletta e pedalare per una ventina di minuti con una pila in fronte. Non é proprio una libidine per un bel giovanotto di 35 anni in sovrappeso e in manco di sonno dal 1987, come lo é il sottoscritto. Ma il bello di vivere Bagan con la guida nativa di Melide ma ormai birmano d'addozione (Rakhine über alles) Stefano "Farang" Hatz é il metodo di visita scelto. Il metodo "a cazzimma". Metodo tanto caro al sottoscritto. Ovvero prendere in affitto tre vecchie biciclette antenate della Fixit da hipster berlinese tutto barba e triangoli sulla pelle (cambio shimano a una sola marcia), tre visto che nel gruppo della maglia gialla al comando del Tour de Bagan 2015 c'era anche Alex dalla ridente France, e girare assolutamente a caso tra Nyaung U, Old e New Bagan. Quindi nel programma strade sterrate, sentieri poco battuti, vicoli ciechi, piccoli templi che nessuno degna d'attenzione, momenti in solitaria... e visti i numerosi turisti é bello sentirsi soli. Fatta eccezione per la turista con occhialata e borsa Lonchamp. Ti amo. Comunque sono tre le possibilità per gli spostamenti. A piedi, in bicicletta e con il "coso elettrico". A piedi diventa una maratona senza fine. Ma a bordo del "coso elettrico" si viene avvolti da un comune sentimento di ridicolo. In pratica é il mezzo di locomozione ufficiale di anziani ed obesi made in USA per girovagare negli immensi shopping malls della periferia statunitense. Imbarazzo a bordo! Comunque dopo anni ho ritrovato il piacere della pedalata. A noi trittico.

Forse non sarà il posto che menzionerò per primo pensando ad un viaggio intrapreso nella mia vita. Ad un luogo impresso indelebilmente nella mia mente. Ma quando la mia mente o una conversazione mi porterà lì potrò dire due cose. Bagan é oggettivamente bella... ma soprattutto: io l'ho vissuta!

Consiglio barbuto: avete previsto qualche giorno a Bagan e dopo 48 ore avete già visto qualcosa come 13'459 tra templi ed edifici di dubbia rilevanza storica, visto lo show di marionette 7 volte, percorso l'equivalente di 12 Tour de Suisse, visitato il mercato comprando amuleti, braccialetti (P.Ravasi, ndr) e tshirt per turisti (S.Hatz, ndr)made in China per un valore di 9'845$ (evitate la zona macelleria, ndr), fatto la doppietta d'albe e tramonti e vi state chiedendo: "...e ora?" Perché non un tuffo nella piscina dell'Amazing Bagan Resort? I 10$ (tantini) meglio investiti di sempre. Credetemi... una libidine!

Backpack and Beard... Bagan, Myanmar... Stay tuned!

From Dusk...

Hai voluto la bicicletta?
Ryukennnnnnn

...till Dawg!

Nessun commento:

Posta un commento